Okkei aura!
“La vibes è nostra e la percepisco in aria”
È il mio immaginario questo,
È la mia visione del mondo..
26 anni mi sembrano 16, se li bilancio in base alle sensazioni…
Vengo dal litorale laziale o dalle case a san cesareo
Dalle partite a calcio al campetto comunale
Dalle discussioni tra paesi per i posti infondo all’auto,
Dai virtuali in quattro per pagarci l’erba e dalle, malboro light da 10 e dal, “ti ha detto bene che hanno tolto il militare” io..
Vengo dai collettivi di trenta persone, dai palloni dietro al cofano, dalle cinque sotto cassa e tutti fatti di asteroidi, dalle notti negli androni a fare canne, fuma fuori, che dentro puzza un botto e faranno, storie i genitori quando, tornano domani e ci ritroveranno tutti fatti stesi sui divani del soggiorno…
Vengo dalle ferite aperte sulla schiena,
Dalle finestre rotte dalla bufera
Dagli arbusti senza corteccia
Dagli amici “senza terra”
Dall’ego smisurato a tratti di un figlio senza fratelli
Dalla nostalgia dei tempi, da genitori separati ai sedici
Vengo dalla paura di esser niente, dall’ansia di esser tutto,
Fottuto lupo, mangerei la luna in un solo boccone,
Ma fa paura,
il salto è alto non ci arrivo solo
Mi serve la spinta di tutto il colletivo o il lancio diventa caduta e mi schianteró al suolo, è taavi;
E tu fai male male male
A fidarti di me
Mi serve acqua in questo mare
O mi fotto le testa
Ho la testa per aria non mi,
serve una mano se tu,
Mi lanci in aria, come fuochi d’artificio